Visita ortopedica del ginocchio
Serve alla valutazione delle possibili cause all’origine delle problematiche relative al ginocchio. Fra i sintomi che possono condurre il paziente a sottoporvisi vi sono dolore, sensazione di rigidità, blocco, precarietà e difficoltà nella deambulazione.
Una visita ortopedica al ginocchio può permettere di individuare:
- Artrosi
- Borsite della zampa d’oca (infiammazione dei tre tendini che si intrecciano all’interno del ginocchio)
- Ginocchio valgo (riconoscibile dalla direzione delle ginocchia verso l’interno, con la caratteristica forma a X degli arti inferiori)
- Ginocchio varo (in cui le ginocchia si dirigono invece verso l’esterno e per questo si parla anche di “ginocchia da cowboy”)
- Lesioni ai menischi (le due strutture fibro-cartilaginee che fanno da ammortizzatori dentro il ginocchio)
- Lesioni ai legamenti crociati
- Sindrome della bandelletta ileotibiale (l’infiammazione dell’area localizzata nella fascia laterale del femore, detta anche “ginocchio del corridore”)
- Sindrome femoro-rotulea (in cui la cartilagine tra femore e rotula si intacca progressivamente)
- Altri disturbi alla rotula
Dopo la necessaria anamnesi, il medico procede a valutare come si presenta il ginocchio: il paziente resta quindi in posizione eretta. In seguito, la visita prevede la palpazione, la verifica della mobilità articolare e la valutazione dei muscoli più vicini.
Visita ortopedica della schiena
Il dolore alla colonna vertebrale o in alcuni suoi specifici punti (molto comuni sono i
dolori cervicali) è il sintomo tipico lamentato dal paziente. Fra i disturbi che possono essere riscontrati durante la visita ortopedica vi sono:
- Artrite
- Ernie del disco
- Spondilolistesi (lo spostamento in avanti di una vertebra)
- Fratture
- Sciatalgia
- Scoliosi o cifosi
- Problematiche a livello muscolare (dalla contrattura fino al vero e proprio strappo)
- Patologie del sistema nervoso e del midollo spinale.
Dopo aver raccolto le informazioni fondamentali, il medico osserva in posizione frontale e laterale la postura del paziente, a cui viene poi richiesto di eseguire alcuni movimenti (come ad esempio il piegamento in avanti e la deambulazione). La colonna vertebrale viene esaminata con cura, soprattutto per quanto riguarda i suoi livelli di allineamento e curvatura. In alcuni casi, è opportuno anche l’impiego di test dedicati alla valutazione di forza e riflessi muscolari.
Visita ortopedica della spalla
Questa valutazione dell’articolazione della spalla si rende necessaria quando il paziente segnala dolore in quella zona. La visita ha lo scopo di verificare se tale dolore origina proprio dall’articolazione o da altre aree. L’esame obiettivo a cui ricorre il medico si basa su
test funzionali, fra cui i più diffusi sono:
- Test per il conflitto: in particolare il test di Neer, che prevede la rotazione all’interno della spalla e il sollevamento della spalla nel punto più alto, e il test di Hawkins, in cui il medico prende il braccio del paziente tramite gomito e polso e lo alza in avanti a 90 gradi ruotando la spalla
- Test per la cuffia dei rotatori: per verificare la funzionalità di tendini e muscoli della cuffia dei rotatori, che ha il ruolo di stabilizzare l’articolazione
- Test per il capo lungo del bicipite: che aiutano a distinguere un’eventuale tendinopatia del capo lungo del bicipite brachiale da un disturbo della cuffia dei rotatori
- Test per l’instabilità: per valutare un possibile allungamento o indebolimento di muscoli e legamenti, che può causare una sublussazione
- Test per il labbro glenoideo: per capire in quali condizioni è questa fondamentale componente, il cui ruolo di ammortizzatore è l’equivalente di quella del menisco per il ginocchio.
Visita ortopedica traumatologica
Ha l’obiettivo di definire le conseguenze di traumi subiti dall’apparato muscolo-scheletrico, in particolare le
lesioni ossee. Di solito, i traumi più frequenti sono provocati da incidenti stradali, domestici o professionali. Da considerare sono anche le ferite da arma da taglio o da fuoco.
Visita ortopedica pediatrica
? dedicata esclusivamente all’apparato locomotore dei pazienti più piccoli. Fra le visite ortopediche è forse la più complessa: se infatti alcune caratteristiche fisiche si manifestano semplicemente come momenti di passaggio della crescita, altre costituiscono invece alterazioni da valutare con cura.
La prima viene eseguita subito dopo la nascita per escludere o rilevare la presenza di alterazioni e malformazioni le cui cause possono essere molto diverse.
Una visita ortopedica per bambini può identificare patologie come:
- Displasia dell’anca (alla nascita l’articolazione dell’anca non è correttamente formata)
- Esostosi (l’ossificazione anomala di una parte di cartilagine)
- Ginocchio varo o valgo
- Ipoplasia del femore (difetto congenito) o della gamba
- Morbo di Perthes (necrosi della testa del femore dovuta a un evento ischemico)
- Morbo di Sprengel (in cui una scapola è posizionata più in alto rispetto all’altra)
- Piede piatto o torto
- Tibia recurvata (un difetto congenito raro che implica la curvatura di tibia e perone)
- Toe walking (il bambino cammina in punta di piedi con entrambi gli arti inferiori)
Inoltre, si possono individuare patologie neuro-ortopediche derivate da paralisi cerebrale infantile (PCI) come:
- Artrogriposi (contrattura delle articolazioni)
- Disfrasismo spinale (sviluppo anomalo della spina dorsale e del midollo)
- Ginocchio flesso (durante la deambulazione il ginocchio resta sempre piegato in avanti)
- Lussazione dell’anca
- Malattia di Charcot-Marie-Tooth (deformità degenerative dei piedi e a volte anche di rachide e mani)
- Piede equino (la punta di uno o entrambi i piedi è rivolta verso il basso).