Serve a indagare quelle
aree del corpo difficilmente osservabili con altri metodi, come ad esempio i vasi sanguigni, le strutture interne del cuore e i bronchi.
Quando effettuata con
contrasto indaga a fondo disturbi cronici, infiammatori o oncologici presenti nei diversi apparati e organi del nostro corpo. Grazie a questi mezzi di contrasto è possibile, per esempio, ottenere immagini puntuali di cervello, addome, torace e pelvi.
La
TC con mezzo di contrasto trova ampio utilizzo nello studio analitico di patologie neoplastiche, neurologiche, cardiovascolari, muscoloscheletriche e ortopediche.
Oltre a questi campi tradizionali di impiego, è molto utilizzata anche in situazioni cliniche di emergenza come emorragie ed ischemie cerebrali,
aneurismi addominali e toracici, embolie polmonari, traumi di vario genere. Grazie ai recenti sviluppi, si ricorre alla
TC anche per le indagini sui vasi sanguigni, sui bronchi e sulle strutture cardiache interne.
Quando si fa la TC?
La si fa in presenza di un sospetto diagnostico da accertare. E’ un esame che permette di ottenere diagnosi accurate su lesioni importanti come quelle del sistema nervoso, degli organi addominali, dell'apparato muscoloscheletrico. ? indicata in tutte le situazioni in cui si sospettano traumi, emorragie, lesioni, ischemie o tumori.
Quanto dura una TC?
Le moderne tecnologie hanno rivoluzionato il mondo della Diagnostica per immagini, migliorando anche i tempi di esecuzione degli esami. La
durata di una TC varia a seconda della parte del corpo esaminata e dal tipo di sospetto diagnostico che si vuole confermare. In ogni caso la durata copre un arco temporale che oscilla tra i 4 e i 10 minuti.
Grazie alla tecnologia di cui dispone, la Tomografia assiale computerizzata ha inoltre la possibilità di acquisire i dati con estrema precisione. Non solo. La dose di raggi X è minima, o meglio proporzionale al tempo in cui il soggetto è esposto all’interno della
TC.
Per alcuni esami per
TC si utilizza un
mezzo di contrasto, in forma liquida che contiene iodio e che viene iniettato per via venosa. Il
liquido di contrasto della TC raggiunge gli organi oggetto di interesse e consente di osservarli nella loro interezza. Al paziente viene chiesto di digiunare qualche ora prima, per ottenere un esito corretto e vengono prescritti altri esami del sangue per escludere possibili reazioni allergiche.
Per esami particolari sempre con
TC si possono somministrare
mezzi di contrasto per via orale: si tratta di sostanze idrosolubili che aiutano ad esempio a studiare in maniera approfondita l’apparato digerente e a mettere in evidenza strutture, organi e vasi.
Il
liquido di contrasto iniettato per eseguire l'esame percorre le vene e le arterie dell’organismo per finire anche negli organi e nei tessuti. Grazie al suo contenuto di iodio (un elemento che assorbe le radiazioni) consente di evidenziare e differenziare arterie, vene, linfonodi ed impregnazioni anomale in genere (esempio le formazioni benigne o maligne). Fra i mezzi di contrasto più utilizzati in radiodiagnostica ci sono il bario e lo iodio.
Come si fa la TC?
L’
apparecchiatura utilizzata ha la forma di una grande sfera aperta al cui interno scorre il lettino mobile. Il paziente viene fatto sdraiare supino sul lettino. Per ottenere immagini di qualità, è necessario che il paziente resti immobile per tutta la durata dell’esame.
Una volta sdraiato sul lettino, il paziente è introdotto in un tubo radiogeno che emette raggi X e gli ruota intorno continuamente,in modo da consentire l’acquisizione di immagini di molte sezioni del corpo.