Cos’è la gastroscopia?
La gastroscopia è un esame che consente di visualizzare l’interno dell’esofago, dello stomaco e del duodeno (il primo tratto dell’intestino tenue). Viene effettuata inserendo un tubo flessibile e sottile dotato di una telecamera (gastroscopio) attraverso la bocca fino allo stomaco. Questo strumento permette al medico di osservare direttamente le pareti interne del tratto gastrointestinale superiore, rilevando eventuali anomalie. Se necessario, il medico può prelevare campioni di tessuto per ulteriori esami (biopsia), una procedura indolore.
In GVM Care & Research, la gastroscopia viene eseguita da specialisti nei reparti di gastroenterologia ed endoscopia digestiva.
Quali sono i preparativi necessari?
Per ottenere risultati ottimali, è essenziale che lo stomaco sia vuoto, quindi è necessario digiunare nelle 6-8 ore precedenti l’esame. Si possono bere piccoli sorsi d’acqua fino a poche ore prima della gastroscopia, ma è importante evitare cibi e bevande che potrebbero interferire con la visibilità delle pareti. Il medico fornirà istruzioni specifiche sul digiuno e sulle eventuali restrizioni dietetiche.
Posso continuare a prendere i miei farmaci abituali?
In generale, i farmaci prescritti possono essere assunti, anche il giorno dell’esame. Tuttavia, alcuni farmaci come gli antiacidi o gastroprotettori devono essere sospesi per un periodo variabile (di solito qualche giorno) prima della gastroscopia, poiché possono influenzare i risultati dell’esame. Se si assumono anticoagulanti o antiaggreganti (come Xarelto, Eliquis, o Coumadin), è necessario consultare il medico per indicazioni su una eventuale sospensione temporanea.
Cosa succede durante la gastroscopia?
Per rendere la procedura più confortevole, viene somministrato un sedativo per via endovenosa per ridurre il fastidio al passaggio del gastroscopio. L’esame dura circa 10-15 minuti. Il paziente potrebbe avvertire una leggera pressione o fastidio, ma la maggior parte delle persone tollera bene la procedura.
Cosa sono le biopsie e perché vengono effettuate?
Durante la gastroscopia, il medico potrebbe decidere di prelevare piccoli campioni di tessuto (biopsie) per analisi più approfondite. Le biopsie vengono effettuate per escludere o confermare la presenza di infiammazioni, infezioni (come l’Helicobacter pylori) o altre anomalie delle mucose. La biopsia è indolore, poiché le pareti del tratto gastrointestinale non sono sensibili al dolore.
Cosa succede dopo l’esame?
Al termine della gastroscopia, il paziente viene monitorato per breve tempo fino alla completa ripresa dagli effetti della sedazione. Dopo l’esame, si consiglia di essere accompagnati a casa e di evitare di guidare o prendere decisioni importanti per almeno 12 ore, poiché la sedazione potrebbe influenzare la lucidità e i riflessi. Alcuni pazienti potrebbero avvertire lievi fastidi alla gola o gonfiore addominale, ma questi sintomi di solito scompaiono rapidamente. Non appena il paziente si sente a proprio agio, può riprendere a mangiare.
Quali sono le possibili complicazioni della gastroscopia?
Sebbene la gastroscopia sia generalmente una procedura sicura, esistono potenziali rischi, anche se rari. In casi eccezionali, possono verificarsi lesioni accidentali alla parete gastrointestinale, come la perforazione, che potrebbe richiedere un intervento chirurgico nei casi più gravi. Può verificarsi un lieve sanguinamento in seguito a biopsie, che di solito si risolve senza trattamenti aggiuntivi. Come per altre procedure sedative, è possibile riscontrare effetti collaterali come problemi respiratori o cardiovascolari legati alla sedazione. La mortalità in seguito a gastroscopie è un evento estremamente raro.
Per ulteriori dettagli su come prepararsi all’esame, consultare la sezione dedicata.