Fra i fattori di rischio per il melanoma quello principale è
l’esposizione alla luce ultravioletta, che noi riceviamo soprattutto attraverso i raggi solari.
Ulteriori elementi che possono influire sulla comparsa di questa neoplasia sono
un sistema immunitario indebolito, alcune patologie ereditarie, familiarità, precedenti casi di melanoma, la presenza di molti nei o lentiggini sul corpo, una colorazione chiara di pelle, occhi e capelli.
Esistono diverse tipologie di melanoma, che si distinguono per alcune caratteristiche distintive. Quelle
più comuni sono il melanoma a diffusione superficiale e il melanoma nodulare.
Melanoma a diffusione superficiale
Come illustra il suo stesso nome, si diffonde proprio
sulla superficie del derma e rappresenta il 70% di tutti i melanomi diagnosticati. Insorge più comunemente nei soggetti
di giovane età e di sesso femminile, soprattutto sugli arti inferiori, mentre nei pazienti di sesso maschile si presenta in genere sul tronco. Può svilupparsi
sia come nuova formazione, sia dalla degenerazione di nei già presenti sulla pelle. Di solito, la prognosi è favorevole con un melanoma superficiale e la guarigione del paziente altamente probabile.
Melanoma nodulare
Questo tipo di melanoma è particolarmente aggressivo, tanto che costituisce l’origine del 43% dei decessi legati alla patologia. Può presentarsi in qualsiasi fascia d’età e a prescindere dal genere sessuale, ma tendenzialmente colpisce in numero maggiore gli uomini con più di 50 anni. Una percentuale compresa fra 10 e 15% di tutte le tipologie è rappresentata proprio dal melanoma nodulare.
Ma come riconoscerlo? In genere si tratta di una lesione cutanea in rilievo, con una forma a cupola e una consistenza solida. La colorazione non facilita il riconoscimento, in quanto può variare dal nero al marrone fino al blu scuro, oppure può non distaccarsi troppo dal tono della pelle: questa tipologia viene spesso scambiata per un brufolo, ma il melanoma nodulare non pigmentato resta sulla cute e le sue dimensioni continuano ad aumentare.
Melanoma in situ
Viene definito melanoma in situ in quanto si trova nella sua fase iniziale, è circoscritto e non ha oltrepassato l’epidermide. Si tratta quindi della condizione in assoluto più favorevole: con un melanoma in situ la guarigione presenta percentuali vicine alla totalità.
Una nota particolare merita però la lentigo maligna, una forma specifica di melanoma in situ che cresce molto lentamente e si espande in superficie fino a occupare diversi centimetri di cute a partire dal suo centro. Per questa forma di melanoma in situ l’allargamento è in genere la tecnica chirurgica d’elezione, anche se molto spesso la lentigo maligna si presenta sul viso: non a caso, la sua formazione è spesso legata a un eccesso di esposizione alla luce solare.
Melanoma acrale lentigginoso
Questa categoria comprende melanomi aggressivi e di non facile diagnosi, poiché spesso vengono scambiati per calli, verruche o piccoli traumi. La loro localizzazione tipica è infatti nelle mani, nei piedi e nelle mucose (genitali, naso, bocca). L’aumento di dimensioni si accompagna spesso a forme e colori sempre più irregolari. Un’altra forma caratteristica di questo tumore è il melanoma ungueale.
Melanoma ungueale
Questo melanoma coinvolge l’unghia di mani e piedi, e in particolare il letto ungueale: tale localizzazione lo rende molto difficile da individuare precocemente. Può manifestarsi in tutte le posizioni possibili, ma è in genere più frequente nel pollice o nell’alluce. ? inoltre maggiormente diffuso nei soggetti di origine orientale o con pelle scura. Vedere sull’unghia una striscia nera può indicare un melanoma ungueale, la cui prognosi non è sempre favorevole: la sua rarità è direttamente proporzionale alla sua pericolosità.
Melanoma all’occhio
Il melanoma oculare costituisce il 3% della totalità dei casi. La maggior parte di questi tumori interessa l’uvea, la tonaca media dell’occhio. Nelle fasi più avanzate, un melanoma all’occhio può provocare sintomi come offuscamento della vista, comparsa di macchie e lampi di luce nel campo visivo, perdita della vista, ecc.
Melanoma amelanotico
Questa insolita forma tumorale è caratterizzata dalla totale (o quasi) assenza di melanina: la sua colorazione varia dunque dal rosa al rossastro, fino a quello della pelle stessa. Ecco perché è estremamente difficile da diagnosticare.
Melanoma multiplo
Quando nel paziente si presenta più di un melanoma, si parla di melanoma multiplo.
Melanoma metastatico
Se si diffonde oltre il proprio sito d’origine, il melanoma può generare metastasi in diverse parti dell’organismo. Più comunemente coinvolti sono linfonodi, cervello, polmoni, fegato e ossa. Se si sospetta una simile condizione, una tecnica essenziale per sincerarsene è asportare il linfonodo sentinella, il più prossimo al melanoma e alla sua area di sviluppo, e analizzarlo.