Generalmente, i primi trattamenti sono di tipo conservativo qualunque sia la causa e sono:
- cerottaggi e guaine in silicone (ortensi) per proteggere la callosità da sfregamenti e urti
- terapia con antinfiammatori e cortisonici
- uso di scarpe con tomaia morbida e a pianta larga
- plantare con scarico sotto il 5° metatarso
- esercizi di fisioterapia per mantenere la motilità del dito
Quando la terapia conservativa non ha avuto esito positivo, si ricorre all’intervento chirurgico che si esegue con diverse tecniche quali:
- tecniche osteotomiche (cioè con taglio chirurgico dell’osso) triplanari, autostabilizzanti che consentono la modifica dei valori angolari non corretti nei tre piani dello spazio, nello specifico la modifica dell’angolo di deviazione laterale.
- tecnica detta di Chevron o Austin, consente di praticare una piccola incisione alla base del 5° dito, tagliando, con una sega circolare, il collo del 5° metatarso, con disegno a V di circa 60° e con apice distale, per correggere la deviazione angolare ed eliminare l’osso in esubero. Per stabilizzare l’articolazione si usano viti e fili di Kirschner. Poiché la Bunionette può essere causata da un alluce valgo, è necessario correggere anche questo difetto. Questo approccio consente un carico immediato, cioè il paziente può camminare da subito con calzature speciali, anche il dolore post-operatorio è facilmente controllabile.
- tecnica di Weil modificata secondo Ronconi, permette la modifica dell’angolo di deviazione laterale con un taglio dell’osso orizzontale, riposizionamento dell’osso e uso di viti e fili di Kirschner per stabilizzare l’articolazione. Anche questo tipo di chirurgia permette al paziente di deambulare subito con calzatura speciale.