Durante il periodo dell'allattamento può essere necessario per la donna effettuare
esami di prevenzione e diagnosi come ad esempio Ecografie, Mammografie, Risonanza e TC, a volte anche con mezzo di contrasto.
In passato si consigliava alla donna di spremere il latte e gettarlo dopo aver svolto alcune delle indagini di questo tipo, per non provocare eventuali conseguenze per il lattante.
Ci spiega
la Dottoressa Paola Colombo, Radiologa a
G.B. Mangioni Hospital di Lecco: “Sottoporsi a Ecografie, Mammografie, Risonanze, TC o altri esami
non ha effetti sul latte materno e non comporta rischi per la salute della donna e del poppante anche quando è richiesto l'utilizzo del mezzo di contrasto”.
Sul tema si è espresso , in sinergia con la Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM), la Società Italiana di Pediatria (SIP), la Società Italiana di Neonatologia (SIN) e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Il risultato dei lavori è quello di
incoraggiare l’allattamento al seno anche subito dopo una Ecografia, Mammografia, Risonanza o TC. "Solo in alcuni casi - in via prudenziale - si potrebbe consigliare di sospendere l’allattamento al seno, se il mezzo di contrasto ricevuto è a base di sostanze specifiche quali gadopentetato dimeglumina, gadodiamide o gadoversetamide" specifica sempre la Dottoressa.
Cosa fare se bisogna sottoporsi a un test diagnostico in allattamento?
"Se un test diagnostico è necessario, va svolto, anche alla luce delle rassicurazioni che arrivano dalla comunità scientifica. Queste indicazioni sono valide in via generale: se poi il quadro clinico della donna che allatta è compromesso da patologie o condizioni particolari, bisogna valutare caso per caso", chiarisce la Radiologa.
Un'indicazione sempre valida?
Chiedere un parere al proprio Ginecologo, o al proprio Medico curante o al Pediatra: questi specialisti conoscono la storia clinica della mamma e del bambino e possono fornire tutte le indicazioni necessarie per svolgere gli esami in sicurezza e con serenità.
Si possono fare anche gli esami odontoiatrici, ad esempio l'OPT o panoramica delle arcate dentarie?
"Non c’è rischio per il lattante anche quando la mamma si sottopone a una Radiografia dal dentista per studiare le arcate dentarie, le ossa e i seni mascellari e la struttura delle articolazioni temporo-mandibolari", conclude la Dottoressa. "In linea generale i raggi X, gli ultrasuoni, i campi magnetici non modificano il latte materno e la maggior parte dei farmaci utilizzati per il contrasto sono innocui".
Esami al seno -> scrivi a G.B. Mangioni Hospital per informazioni e per prenotare