Città di Lecce Hospital / 03 dicembre 2021

Il dottor Antonio Nardella premiato per la seconda volta con il Riconoscimento Umberto Veronesi al Laudato Medico

Il dottor Antonio Nardella premiato per la seconda volta con il Riconoscimento Umberto Veronesi al Laudato Medico
Il dott. Antonio Nardella ha ricevuto, per la seconda volta nella sua carriera, il "Riconoscimento Umberto Veronesi al Laudato Medico”, istituito dall'Associazione Europa Donna per preservare e tramandare l’eredità umana del professor Umberto Veronesi basata sui valori di accoglienza, ascolto, comunicazione e vicinanza al paziente.

Responsabile del reparto di Radioterapia di Città di Lecce Hospital, membro dell’équipe di Breast Unit presso la struttura di Lecce e Ospedale Santa Maria di Bari e del team della Gamma Knife di Anthea Hospital, Bari, il dott. Nardella ha ottenuto il riconoscimento che viene assegnato ogni anno, su giudizio di pazienti che hanno affrontato un percorso di cura del tumore al seno, a medici specialisti che, operando a livello multidisciplinare in Italia, svolgono quotidianamente anche un’attività di ascolto e di accoglienza delle donne con neoplasia della mammella.

Per tutto il mese di ottobre, su invito dell'Associazione Europa Donna, le pazienti hanno potuto segnalare all’associazione i nominativi dei medici che si sono distinti per:
  •  la disponibilità;
  • la capacità di ascolto;
  • l’adozione di una comunicazione chiara e semplice;
  •  l’empatia e il sostegno prestato.
I risultati hanno decretato solo 12 vincitori in tutta Italia per quattro categorie professionali (chirurgia, oncologia, radiologia e radioterapia. «Mi ha molto emozionato ricevere l’e-mail dell’annuncio con l’invito alla premiazione», racconta il dottor Antonio Nardella. «Sono già stato premiato nel 2019 e non mi aspettavo di ottenere di nuovo questo riconoscimento. Per me umanizzazione della cura del paziente significa seguirlo a 360°, scandagliando gli aspetti psicologici, relazionali, familiari, al fine di rendere minimo il trauma che dovrà affrontare. Se riusciamo a sollevare la paziente e la famiglia dalla paura, il percorso diventa più facile».

Spiegare le modalità e le finalità dei trattamenti è importante. «Ma anche spingere la paziente a non chiudersi in se stessa, a non lasciarsi andare, a dedicarsi a hobby e passioni», conclude il dottor Nardella. «Questo percorso insieme, fatto di ascolto e attenzioni, naturalmente richiede tempo. Non si tratta, però, di minuti e ore da misurare con l’orologio, piuttosto di dedicare tempo di qualità alla paziente e ai suoi familiari».

Europa Donna Italia è un’associazione di promozione sociale nata nel 1994 da un’idea dell’oncologo Umberto Veronesi e per iniziativa della European School of Oncology. Fin dalla fondazione, il suo obiettivo è rispondere efficacemente alle esigenze delle donne con tumore al seno, proponendosi come il principale movimento di opinione sul tema.
Revisione medica a cura di: Dott. Antonio Nardella

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