Patologie Ritenzione urinaria La ritenzione urinaria è una condizione patologica che consiste nell’impossibilità di espellere le urine, anche in presenza di stimolo alla minzione che diventa sempre più percepibile e costante La condizione è patologica quando la quantità di urina che ristagna nella vescica supera i 400 ml, sebbene in casi severi si possa arrivare anche a 2 L. Si possono classificare due tipologie di ritenzione urinaria: acuta, che ha un’insorgenza improvvisa e provoca dolore cronica, che si sviluppa lentamente e in forma meno dolorosa Cause Le cause della patologia sono diverse, ma molto frequentemente la ritenzione urinaria insorge come complicazione di un’altra patologia primaria. Alcune cause patologiche sono comuni sia ai pazienti di sesso maschile che alle pazienti di sesso femminile. Tra queste, vi sono: neoplasie della vescica o degli organi dell’apparato uro-genitale; infiammazioni delle vie urinarie; più raramente calcoli uretrali ostruenti malattie sessualmente trasmesse. Esclusivamente nei soggetti di sesso maschile, sono cause probabili di ritenzione urinaria le seguenti patologie: ipertrofia prostatica benigna; prostatite; tumore della prostata. Per le pazienti di sesso femminile, invece: tumori dell’utero o delle ovaie; prolassi vaginali o rettali. Sintomi La ritenzione urinaria acuta si manifesta con sintomi dolorosi, dovuti al riempimento della vescica oltre la capacità fisiologica. Nel caso di forma cronica, invece, il dolore è più lieve e quasi inavvertito. In entrambi i casi il paziente avverte lo stimolo alla minzione senza riuscire a urinare e questo può provocare perdite di urina continue. Altro segno tipico è il globo vescicale, ovvero un rigonfiamento palpabile del basso ventre, dovuto alla deformazione della vescica. Il globo vescicale, alla lunga, potrebbe provocare danni al muscolo che permette lo svuotamento della vescica. Diagnosi La ritenzione urinaria si diagnostica in prima battuta con un esame obiettivo che include sia l’anamnesi (la raccolta di informazioni sui sintomi e sulla storia clinica del paziente), sia la palpazione del ventre, con manovre specifiche. Tuttavia è necessaria anche l’ecografia. Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.